_IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELL'ANNO GIUDIZIARIO 2001, IL PROCURATORE MILITARE BONACURA DENUNCIA L'OCCULTAMENTO, PER "RAGIONI DI STATO", DI NUMEROSI FASCICOLI RIGUARDANTI CRIMINALI NAZIFASCISTI CHE EVITARONO COSI' DI ESSERE PROCESSATI; ACCUSATI ANCHE I MINISTRI RESPONSABILI DI TALE INSABBIAMENTO
2000 - 2001
Siamo arrivati nel 2001 ed ecco che finalmente si è compreso il motivo dell’inutilità delle lotte, iniziate fin dal 1946, compiute dall’autore e dagli altri superstiti, per fare emergere la verità sui delitti commessi dai nazifascisti, nonché le ragioni della persecuzione subita attraverso diversi attentati. Tali crimini contro l’umanità non dovevano assolutamente venire alla luce per ordine di coloro che ci hanno governato.
In occasione dell'apertura del corrente anno giudiziario, il PG Militare di Roma, Bonacura, ha denunciato l'insabbiamento, nei sotterranei del Tribunale Militare, di ben 695 fascicoli relativi a stragi commesse dai nazi-fascisti, sostenendo che "fu la ragione di Stato ad impedire i processi in Italia contro le SS e repubblichini fascisti…". È stato anche detto che tale occultamento fu necessario per favorire l'ex Repubblica Federale tedesca, affinché entrasse nella NATO.
È superfluo accennare alla reazione dell’Autore e di quei pochi sopravvissuti, torturati dalle SS e perseguitati nel dopoguerra per farli tacere, e soprattutto alle lotte sostenute inutilmente per fare emergere la verità sulla scomparsa di oltre 40.000 esseri umani.
Ecco il motivo per cui i nazisti, con la mediazione del Vaticano, cedettero Villa Wolkonsky agli inglesi: affinché questi ultimi si facessero carico del loro Lager di morte situato nella capitale del cattolicesimo e, a fine guerra, nessuno potesse indagare in ambito extraterritoriale.
La reazione dell’autore, l’ultima di questo dramma, è stata quella di inviare, in data 18 febbraio 2001, una protesta al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alla Commissione Giustizia della Camera, all’ex Ministro della difesa Sergio Mattarella, all’ex Ministro della Giustizia Pietro Fassino, e all’ex Presidente della Camera Luciano Violante, l’unico ad avergli risposto (all. lettera inviata).
Viene da chiedersi come sia stato possibile proteggere tali criminali nazifascisti.
Coloro che hanno ordinato, e che sostengono tuttora, l'occultamento dei fascicoli relativi a numerosi assassini, apportando come scusante le "ragioni di Stato", o forse anche per evitare che venissero a galla simili orrori nella capitale mondiale del cattolicesimo, non erano degni di essere ministri della nostra Repubblica, né di essere italiani, in quanto, con il loro comportamento, si sono resi moralmente complici di barbari assassini nazi-fascisti. Le vittime di questi ultimi, non solo quelle note, sono, in Italia, più di 100.000!
Ma ad apportare nuova luce su alcuni di questi fatti, furono, già a partire dall’anno 2000, le rivelazioni dagli archivi segreti americani della C.I.A., che non hanno fatto altro che confermare verità già anticipate dall’autore, da lui registrate nel 1988 e pubblicate nel 1996.
L’agenzia di stampa ApBiscom, dopo averlo contattato ed averne ricevuto l’autorizzazione, ha divulgato un comunicato riguardante quanto già scritto da Napoli alle pagine 146 e 220 nel suo libro-denuncia. Ciò dimostra l’attendibilità e la serietà del libro, di una verità documentata anche con fotografie.
2000 - 2001
Siamo arrivati nel 2001 ed ecco che finalmente si è compreso il motivo dell’inutilità delle lotte, iniziate fin dal 1946, compiute dall’autore e dagli altri superstiti, per fare emergere la verità sui delitti commessi dai nazifascisti, nonché le ragioni della persecuzione subita attraverso diversi attentati. Tali crimini contro l’umanità non dovevano assolutamente venire alla luce per ordine di coloro che ci hanno governato.
In occasione dell'apertura del corrente anno giudiziario, il PG Militare di Roma, Bonacura, ha denunciato l'insabbiamento, nei sotterranei del Tribunale Militare, di ben 695 fascicoli relativi a stragi commesse dai nazi-fascisti, sostenendo che "fu la ragione di Stato ad impedire i processi in Italia contro le SS e repubblichini fascisti…". È stato anche detto che tale occultamento fu necessario per favorire l'ex Repubblica Federale tedesca, affinché entrasse nella NATO.
È superfluo accennare alla reazione dell’Autore e di quei pochi sopravvissuti, torturati dalle SS e perseguitati nel dopoguerra per farli tacere, e soprattutto alle lotte sostenute inutilmente per fare emergere la verità sulla scomparsa di oltre 40.000 esseri umani.
Ecco il motivo per cui i nazisti, con la mediazione del Vaticano, cedettero Villa Wolkonsky agli inglesi: affinché questi ultimi si facessero carico del loro Lager di morte situato nella capitale del cattolicesimo e, a fine guerra, nessuno potesse indagare in ambito extraterritoriale.
La reazione dell’autore, l’ultima di questo dramma, è stata quella di inviare, in data 18 febbraio 2001, una protesta al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alla Commissione Giustizia della Camera, all’ex Ministro della difesa Sergio Mattarella, all’ex Ministro della Giustizia Pietro Fassino, e all’ex Presidente della Camera Luciano Violante, l’unico ad avergli risposto (all. lettera inviata).
Viene da chiedersi come sia stato possibile proteggere tali criminali nazifascisti.
Coloro che hanno ordinato, e che sostengono tuttora, l'occultamento dei fascicoli relativi a numerosi assassini, apportando come scusante le "ragioni di Stato", o forse anche per evitare che venissero a galla simili orrori nella capitale mondiale del cattolicesimo, non erano degni di essere ministri della nostra Repubblica, né di essere italiani, in quanto, con il loro comportamento, si sono resi moralmente complici di barbari assassini nazi-fascisti. Le vittime di questi ultimi, non solo quelle note, sono, in Italia, più di 100.000!
Ma ad apportare nuova luce su alcuni di questi fatti, furono, già a partire dall’anno 2000, le rivelazioni dagli archivi segreti americani della C.I.A., che non hanno fatto altro che confermare verità già anticipate dall’autore, da lui registrate nel 1988 e pubblicate nel 1996.
L’agenzia di stampa ApBiscom, dopo averlo contattato ed averne ricevuto l’autorizzazione, ha divulgato un comunicato riguardante quanto già scritto da Napoli alle pagine 146 e 220 nel suo libro-denuncia. Ciò dimostra l’attendibilità e la serietà del libro, di una verità documentata anche con fotografie.